4 Difetti Dell’Investitore Moderno
L’investitore moderno ha molti difetti. Alcuni più evidenti, altri meno. Ma tutti hanno un comune denominatore: alla fine, pregiudicheranno l’efficacia degli investimenti. Il trader di oggi è innanzitutto dubbioso e ansioso: vogliono guadagnare, ma al tempo stesso non vogliono prendere dei rischi.
Valutano gli investimenti passivi per i loro bassi costi, ma poi credono che abbiano meno rischi. Intendono misurare la performance dei propri investimenti sulla base di obiettivi personali, per poi ammettere di non averne. Sanno che dovranno assumersi maggiore responsabilità per la propria pensione, ma sottostimano i relativi costi! Tutte queste perplessità, però, mineranno la capacità di risparmio e di investimento del trader, senza contare che impediranno agli investitori di agire in modo saggio per ottenere dei rendimenti futuri. Vediamo ora quelli che, a mio parere, sono i 4 difetti più evidenti dell’investitore moderno.
1. Alti Rendimenti Ma Bassi Rischi
Secondo un recente sondaggio, la maggior parte dei trader si definiscono “prudenti”…….ma allo stesso tempo desiderano rendimenti medi del 9,9% superiori all’inflazione! Che nel contesto attuale è difficile ottenere, senza contare che li esporrebbe ad una elevata volatilità. Peccato però che essi non siano disposti ad accollarsi il giusto rischio. L’82% di loro, infatti, preferisce la sicurezza rispetto alla performance. Questo ci fa capire come l’investitore moderno abbia bisogno innanzitutto di una migliore educazione finanziaria sul rapporto rischio-rendimento.
2. Costi Bassi = Meno Rischio
Solitamente, nel caso di investimenti passivi o indicizzati, molti investitori tendono a pensare che costi più bassi significhino meno rischi. Sei investitori italiani su dieci considerano gli strumenti passivi meno rischiosi e utili a minimizzare le perdite. Ma non è così. Anzi, è l’esatto contrario! La natura dei fondi passivi è proprio quella di non avere una gestione del rischio: quando i mercati salgono, generano rendimenti, quando i mercati scendono, subiscono delle perdite. Bisogna allora capire la loro natura e cosa li differenzia dagli investimenti attivi. Gli investitori istituzionali sono soliti inserire gli strumenti passivi per mantenere i costi generali bassi, mentre si rivolgono alla gestione attiva per ottenere rendimenti e avere una certa gestione del rischio.
3. Avere Degli Obiettivi, Ma Non Capirli A Fondo
La maggior parte degli investitori cerca di valutare la performance degli investimenti sulla base dei propri obiettivi personali. Ma questo non è decisamente un obiettivo realistico se si pensa che solo il 58% di loro ha obiettivi finanziari ben chiari e il 33% (ancor meno!) ha un piano finanziario ben definito. Prima di investire, quindi, ogni trader dovrebbe stabilire in maniera chiara i suoi specifici obiettivi, avvalendosi eventualmente di un consulente finanziario che lo possa aiutare a costruire un piano realistico per poterli raggiungere in maniera efficace.
4. Essere Consapevoli Del Raggiungere La Sicurezza Finanziaria, Ma Non Sapere Come Fare!
Gli italiani sono consapevoli che la responsabilità per la propria sicurezza finanziaria post-pensionamento si sta spostando sempre più sulle loro spalle. In media, gli investitori italiani dichiarano di aver bisogno di almeno il 71% del loro stipendio pre-pensionamento per poter vivere dignitosamente una volta terminato il proprio ciclo lavorativo. Tale percentuale si posiziona però nella fascia bassa di quel range identificato tra il 70% e l’80%, raccomandato generalmente dagli analisti. I risparmiatori devono però considerare che con l’innalzamento dell’età media della popolazione e quindi la maggiore longevità, rappresentano il rischio maggiore in questo senso. Definire quanto risparmiare deve iniziare con un calcolo di quanto l’investitore vivrà mediamente dopo il pensionamento.