I 4 Concetti Finanziari Più Cari A Warren Buffett
Warren Buffett è universalmente riconosciuto come il più grande investitore vivente, ma anche il più ricco e il più imitato. Tuttavia, il suo stile di investimento resta per alcuni punti indecifrabile! E non per particolari strategie segrete, ma perché contiene margini di valutazione che rimangono necessariamente soggettivi e impossibili da insegnare o imitare. Ad ogni modo, cercare di investire come l’Oracolo di Omaha rimane una delle più grandi sfide per gli investitori moderni. A questo proposito, oggi vedremo alcuni dei concetti più cari a Warren Buffett in materia di investimenti, ovvero quelli che lo hanno portato ad essere uno dei guru della finanza più rispettati e ricchi a livello mondiale.
Il Valore Reale Dell’Azione
Bisogna ricordare che ogni azione rappresenta un’azienda reale che opera in un’economia reale. Il concetto di valore intrinseco, in questo caso, non è applicabile: Benjamin Graham, mentore di Buffett, utilizzava invece una fascia di prezzo, a volte anche piuttosto estesa. Ma per quanto incerto e difficile da determinare, rimane un punto di riferimento molto importante per l’investitore. Per orientarsi su questo punto, Buffett suggerisce di guardare al rapporto prezzo/utili (P/E) e alla qualità del management. Un titolo azionario rappresenta una stima, necessariamente imprecisa e opinabile, dei profitti futuri dell’azienda: ed è per questo motivo che bisognerebbe acquistarlo e tenerlo in portafoglio e non perché si spera in un’improvvisa crescita del suo valore nel breve periodo. Secondo Buffett, anche se le azioni possono muoversi in maniera “incontrollata” nel breve periodo, nel lungo invece rispecchieranno sempre l’andamento del valore economico reale dell’azienda.
Le Azioni Sono Uno Scudo Contro L’Inflazione
Buffett è un attento osservatore degli indici azionari, di cui periodicamente ne analizza i dati a scopo statistico. Egli ha osservato come dal 1964 al 2014, l’indice S&P 500 (dividendi inclusi) abbia generato dei rendimenti pari all’11.000%!! Nello stesso periodo di tempo, il dollaro Usa ha perso ben l’87% del suo valore. Negli anni ’70 il mercato azionario non ha fatto bene, per via della forte inflazione. Ma considerando sempre il 50ennio 1964-2014, le azioni hanno fatto crescere il potere d’acquisto di chi vi ha investito. E, secondo Buffett, lo stesso dovrebbe accadere anche nei prossimi 50 anni. Le azioni rappresentano quindi uno scudo non indifferente per proteggersi dall’inflazione.
La Volatilità Non E’ Un Vostro Nemico
Al contrario di quello che si pensa, la volatilità è rischiosa solo per gli investitori di breve periodo. Se il capitale che volete investire vi servirà per acquistare l’auto tra 2 anni, allora non vi converrà investire in azioni. In questo senso, sarebbero meglio puntare su obbligazioni a breve scadenza, certificati di deposito e titoli indicizzati all’inflazione. Ma se intendete impegnare il vostro capitale per più anni, almeno 10 anni, allora la volatilità del mercato azionario non dovrebbe danneggiarvi minimamente.
Fare Attenzione Alle Commissioni
Buffett non è mai stato tenero con i gestori del risparmio gestito, a suo parere più bravi a vendere i prodotti che a dare consigli d’investimento ai propri clienti! Negli ultimi tempi, si è leggermente ricreduto affermando che esistono quelli bravi, ma che è difficile riconoscerli. Secondo lui è quindi più semplice e conveniente puntare su strumenti che replicano l’andamento di qualche indice, che siano fondi indice o ETF.