Come L’Inflazione Influenza il Forex Trading
Uno degli indicatori economici che hanno maggiore influenza sul forex trading è sicuramente l’inflazione. Questo indicatore può avere diverse cause ed effetti. Ad esempio, l’inflazione può essere considerato come “effetto” quando le condizioni economiche di un paese migliorano e quindi aumentano anche i prezzi, grazie al miglioramento del tenore di vita.
Altro effetto, può essere il calo della disoccupazione o anche la fiducia di una categoria di soggetti in un dato periodo economico. Ad esempio, in un periodo di benessere generale in cui la gente crede di poter stare tranquilla, sarà più portata a spendere e quindi i prezzi di mercato salirebbero. In questo caso, l’inflazione è effetto delle ragioni che hanno portato alla fiducia.
Ma l’inflazione può anche essere una causa di altri effetti. Se cresce ad esempio in un periodo di crisi economica, il potere d’acquisto diminuisce, vi sono meno consumi, le aziende vendono meno, producono meno e anche il PIL crollerà. Vediamo ora in cosa consiste effettivamente l’inflazione e perché è così importante nel forex trading.
L’Inflazione nel Forex Trading
Tecnicamente parlando, l’inflazione è un aumento prolungato del livello medio dei prezzi. Per riuscire a calcolarla bisogna quindi considerare il lungo periodo, che può variare a seconda dei dati che si vogliono ottenere. L’Istat, in genere, rende noto i valori dell’inflazione ogni mese. Ma possono essere considerati anche in base al livello annuale. Il livello di inflazione mensile è però un fattore che aiuta a definire in quale direzione si sta andando, mentre l’inflazione su base annuale è importante in quanto può influire sulla fiducia dei mercati nel lungo termine (4-5 anni).
Ad ogni modo, aumentando l’inflazione, diminuisce il potere d’acquisto di una moneta. E questo avrà ovviamente delle ripercussioni sui consumi. Dal punto di vista del forex trading, essa è importante poiché si muove di pari passo alla forza di una valuta. Se con l’inflazione il potere d’acquisto è comunque buono, vuol dire che l’economia è in salute e quindi la valuta di quel paese è forte. Al contrario, se l’inflazione sale e il potere d’acquisto cala, si avranno ripercussioni sull’economia del paese in questione e quindi sulla sua valuta, che perderà forza.
Ma l’inflazione è dannosa per i mercati perché genera instabilità, effetti incontrollati sulle regole e diminuisce i rendimenti delle attività finanziarie. Sul mercato valutario incide anche la perdita di competitività delle merci esportate e, nel caso che si protraggono troppo nel tempo, indeboliscono anche la valuta nazionale.
Le Conseguenze Sulle Valute Forex
Generalmente, una valuta dalla bassa inflazione è da considerarsi sicura per i propri investimenti, perché è una moneta rafforzata. Questo ottimo stato di salute dovuto alla bassa inflazione consente al forex trader di ottenerla in modo più economico, per poi scambiarla quando il tasso di cambio sarà più favorevole. Tuttavia, il problema nelle valute dalla bassa inflazione è che si “muovono” poco, ovvero hanno poca oscillazione. Ciò significa che, considerate da sole, sono un investimento poco conveniente. Viceversa, le monete con un tasso di inflazione alto consentono di guadagnare di più, ma hanno maggiori rischi.
Per questi motivi si investe nelle coppie di valute dove dovrebbe esserci una moneta dal tasso di inflazione più basso e una con un tasso leggermente più alto (o, comunque, dal rischio ragionevole).
Pingback: Forex Trading: 6 Fattori Che Influenzano i Tassi di Cambio – InvestireInBorsa.info
Pingback: Oro: previsioni sul prezzo in relazione alla situazione siriana – InvestireInBorsa.info