Investimenti 2014: Azioni o Commodities?
Nel 2014, gli investitori si troveranno davanti una serie di nuove sfide. Una delle più intriganti è quella di sapere se saranno le azioni o le commodities a garantire i rendimenti migliori. Tuttavia, anche se le azioni hanno avuto un ottimo 2013, gli investitori pensano che sia irrealistico aspettarsi che continuino anche così nel nuovo anno! Ma sarà davvero così?
Come sempre, l’aspetto psicologico avrà senza dubbio un ruolo importante sui prezzi giornalieri di questi due investimenti. Nel 2013, le materie prime sono diminuite di circa il 9%, secondo quanto riferito dal Commodity Index Dow Jones UBS . Nello specifico, iPath Dow Jones-UBS Commodity Index Total Return Exchange-Traded Note (NYSE:DJP) ha perso circa il 10% l’anno scorso. Nel frattempo, l’ S & P 500 Index è salito del 25%, ottenendo il suo migliore risultato dal 2003. Alcuni “veterani” dei mercati finanziari sono però diffidenti nei confronti della prospettiva di vedere i singoli investitori concentrarsi sulle commodities a scapito delle azioni, soprattutto dopo il loro ottimo 2013! Personalmente credo che questa previsione sia da perdenti, perché nessuno potrà essere abbastanza esperto da conoscere in anticipo la volatilità e le variazioni dei mercati. Mi è capitato spesso di sentir dire di persone che investendo quasi totalmente in materie prime (commodities)…..hanno finito per perdere un sacco di soldi! La diversificazione, come sempre, è fondamentale per ridurre al minimo le perdite. Sarebbe quindi opportuno creare un portafoglio composto solo da una piccola percentuale di commodities. Le materie prime dipendono da fattori quali la domanda, offerta e gli scambi di valuta. E mentre la politica monetaria resta accomodante sia negli Stati Uniti che nelle banche centrali mondiali, i prezzi delle materie prime in generale rimarranno ancora sotto pressione. Per molti investitori individuali, l’appeal delle commodities si riassume in una parola sola: oro. Questo metallo prezioso è da sempre oggetto di dibattito ed è ampiamente considerato come una copertura contro le azioni. Ma, a differenza di quest’ultime, l’oro non ha avuto un grande 2013! Alla data di chiusura del 19 dicembre, il prezzo dell’oro misurato dal SPDR Gold Truest ETF (NYSE : GLD ) ha perso il 29 % dall’inizio del 2013. Tradotto, si tratta della più grande perdita annuale per i futures dell’oro dal 1984! Tuttavia, alcuni investitori professionali tendono sempre più a “scartare” le commodities in favore di investimenti più tangibili. Quindi, in generale, si compra ancora l’oro….ma anche l’argento: GLD e iShares Silver ( NYSE : SLV ) sono quelli più gettonati. A questo punto, se le azioni rimangono l’investimento più scelto dai professionisti, come bisogna orientarsi? Nel 2013 le azioni small cap, definite come le azioni di società con capitalizzazione di mercato compresa tra 1 e 2 miliardi di dollari, hanno superato di gran lunga le azioni large cap (aziende con alta capitalizzazione).
Conclusioni
Nessuno può dire con certezza come si evolverà il mercato finanziario nel 2014. Quando si tratta di investire, forse il fattore più importante da tenere in considerazione sarà la vostra tolleranza al rischio. Molti esperti di investimenti suggeriscono che le materie prime rappresentano un rischio intrinseco più grande rispetto ai mercati azionari, a causa della natura stessa della volatilità di questi due investimenti. Ma se avete un’alta tolleranza al rischio, allora potrebbe essere una buona idea investire in materie prime.