Le Basi dello Short Selling

Lo short selling (attività altrimenti conosciuta come “shorting”, “vendere short” o “andare short”) si riferisce alla vendita di titoli o strumenti finanziari che il venditore ha preso in prestito per fare la vendita short. Il venditore short ritiene che il prezzo del titolo acquistato scenda, cosa che consentirebbe di riacquistarlo ad un prezzo più basso. La differenza fra il prezzo con cui il titolo è stato venduto short e il prezzo a cui è stato acquistato costituisce il profitto dello short seller (o la perdita, in base al caso).Le basi dello short selling

Short Selling: è un’attività eticamente accettabile?

Lo short selling è forse uno degli argomenti più mal interpretati di tutto il mondo dell’investimento! Infatti, i venditori short sono spesso visti come individui spietati che vogliono fare guadagni a tutti i costi, senza il minimo riguardo verso le società e le perdite dei trader col processo di short selling! La realtà è piuttosto diversa. Ben lungi dal voler impedire alle persone di raggiungere il loro successo finanziario, i venditori short consentono al mercato di funzionare fornendo liquidità.

Spesso un eccessivo ottimismo guida le azioni verso livelli alti, specialmente durante i picchi del mercato. Vendere in short funge come una presa di coscienza della realtà, che impedisce alle azioni di raggiungere picchi eccessivamente alti durante alcuni periodi.

Sebbene lo shorting è fondamentalmente un’attività rischiosa dal momento che va contro la tendenza rialzista a lungo termine del mercato, è particolarmente pericolosa quando il mercato è in crescita. Sebbene lo short selling attragga una vasta cerchia di fruitori “senza scrupoli”, la cosa non è molto diversa che per i procacciatori di azioni. E’ negli ultimi anni lo short selling ha guadagnato una maggiore rispettabilità, con il coinvolgimento di hedge fund, stanziamenti e investitori istituzionali. Lo short selling può fornire una discreta difesa dalle frodi finanziarie, esponendo le compagnie che hanno tentato di inflazionare le loro performance in maniera fraudolenta.

I venditori short in genere svolgono molto bene i loro “compiti”, attraverso ricerche molto approfondite prima di assumere una posizione short. Queste ricerche spesso portano alla luce informazioni non prontamente disponibili e comunque non comunemente fornite dai servizi di brokeraggio, che piuttosto preferiscono acquistare che vendere suggerimenti.

Più in generale, lo short selling è semplicemente un altro modo con cui gli investitori in azioni cercano di ottenere profitti.

Short selling: in cosa consiste?

Facciamo un esempio per dimostrare in cosa consiste il processo di vendite allo scoperto.

Per i principianti, è necessario aprire un conto di marginazione presso un servizio di brokeraggio per vendere short una data azione. Fatto ciò, si deve poi finanziare questo conto con un determinato importo di marginazione. La richiesta standard è il 150%, il che significa che l’investitore deve arrivare al 50% del profitto che vuole conseguire dall’operazione di shorting. Dunque, se vuoi vendere allo scoperto 100 azioni, devi inserire nel tuo conto $500 di marginazione.

Poniamo che tu abbia aperto un conto di marginazione e che stia adesso cercando un adatto candidato per la vendita allo scoperto. Supponiamo che la Conundrum Co. (una compagnia fittizia) sia prossima al declino, e che tu decida di vendere in short 100 azioni a 50$ ciascuna.

Ecco come funziona il processo di short selling.

Tu piazzi l’ordine attraverso il tuo conto di brokeraggio online o mediante un consulente finanziario. Considera che devi dichiarare la vendita in short, poiché non farlo e quindi non dichiararla equivale ad una violazione della normativa sugli strumenti finanziari. Il tuo broker tenterà di prendere il prestito le azioni da diverse fonti – dall’inventario del brokeraggio, dai conti di marginazione di uno dei suoi clienti o da un altro broker-dealer. Una volta che le azioni sono state prese in prestito, verranno vendute nel mercato e i proventi verranno depositati nel tuo conto di marginazione. Adesso il tuo conto di marginazione contiene 7.500$, di cui 5.000$ provengono dalla vendita in short di 500 azioni della Conundrum a 50$ ciascuna, più 2.500$ come deposito di marginazione.

Supponiamo ancora che, dopo un mese, la Conundrum venga tradata a 40$. Tu pertanto riacquisti le 100 azioni Conundrum che sono state prima vendute in breve a 40$, per una spesa di 4.000$. Il tuo guadagno lordo (tralasciando i costi di commissione) è quindi di 1.000$.

Dall’altro lato, supponiamo che la Conundrum non subisca il declino che tu avevi previsto ma invece cresca a 70$. In questo caso subiresti una perdita di 2.000$.

Short selling: chi è il tipico ”venditore allo scoperto”?

I fondi di copertura sono una delle entità finanziarie maggiormente coinvolte nell’attività dello short selling. La maggior parte di essi, tentano di coprire i rischi del mercato vendendo in breve azioni o settori che considerano sopravvalutati. Anche gli investitori esperti sono coinvolti nello short selling, sia per tutelarsi dai rischi dei mercato che semplicemente per speculazioni. I trader giornalieri costituiscono un altro fattore chiave. Lo short selling è l’ideale per traders a breve termine che hanno le risorse necessarie per mantenere alta l’attenzione sulle loro posizioni di trading.

Short selling: normative

Per quasi 70 anni, negli Stati Uniti lo short selling è stato sinonimo di uptick rule. La legge, incrementata dal SEC nel 1938, richiedeva che qualunque transazione in short dovesse entrare in un range di prezzo più alto rispetto al precedente prezzo con cui veniva tradata. La legge venne stilata per prevenire che i venditori allo scoperto inasprissero i già negativi slanci ribassisti di un’azione già in declino.

Questa uptick rule, venne abrogata dal SEC nel 2007 e molti esperti del mercato ritengono che questa soppressione abbia contribuito al feroce mercato ribassista e altamente volatile del 2008-2009. Nel 2010, la SEC adottò una uptick rule alternativa, con l’intento di restringere lo short selling quando un’azione declinava almeno del 10% in un giorno.

Short selling: rischi e vantaggi

Vendere allo scoperto è un’attività che include una serie di rischi:

  • Andare in short è un’attività dispendiosa – Lo short selling include una serie di costi che vanno oltre le commissioni.
  • Il timing, in questa attività, è cruciale, dal momento che iniziare a vendere in short nel momento sbagliato può rivelarsi la ricetta perfetta per un disastro.
  •  Spesso le entità regolatrici impongono divieti sul vendere allo scoperto per via delle condizioni del mercato.
  • L’infinità di rischi associata allo short selling è significativa del fatto che è adatta solo ai trader e agli investitori che hanno un certa disciplina, che consenta loro di saper tagliare le perdite all’evenienza.

Conclusioni

Lo short selling è una strategia relativamente avanzata, più adatta agli investitori esperti o ai trader che hanno familiarità con i relativi rischi e le regolamentazioni relative. L’investitore medio potrebbe trovarsi meglio con le opzioni put, per limitare i rischi. Ma per quelli che realmente sanno come operare in short, questa attività si può rivelare una potente arma nell’arsenale dei suoi investimenti.

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