Il Miglior Investimento Secondo Warren Buffett
Esiste il concetto di miglior investimento? Non proprio. Al massimo possiamo parlare di investimento più o meno adatto alla persona in questione. E’ così che la pensa anche il grande Warren Buffett, universalmente considerato come il miglior investitore della storia, grazie all’immensa fortuna accumulata durante la sua decennale carriera. Carpire i segreti che lo hanno reso un uomo di successo è diventato ormai il “passatempo” preferito di molti investitori, che fanno attenzione ad ogni parola che esce dalla sua bocca.
Qual è Il Miglior Investimento? Il Parere di Warren Buffett
In un periodo contraddistinto da una grande incertezza dei mercati, molti si chiedono come si comporterebbe uno come lui in questi casi e quali investimenti farebbe. E lui, in una dichiarazione molto recente, ha spiegato quale sarebbe un ottimo investimento adatto a tutti. O quasi. Durante l’ultima riunione degli azionisti della Berkshire Hathaway tenutasi nello scorso mese di Aprile, Warren Buffett ha criticato aspramente gli hedge fund e figure professionali come il consulente finanziario, colpevoli, a dir suo, di fare spesso scelte troppo azzardate e costose per i propri clienti.
Secondo lui, per l’investitore comune sarebbe opportuno investire il proprio denaro in un fondo indicizzato con bassi costi di gestione. Per chi non lo sapesse, i fondi indicizzati sono fondi comuni di investimento o ETF che replicano l’andamento di un indice di borsa, acquistandone i titoli nell’indice stesso.
Questo stile di investimento ha, secondo Buffett, degli indubbi vantaggi. Visto il suo approccio passivo, può portare a risultati migliori rispetto ad uno stile iperattivo, che finisce spesso col “pesare” finanziariamente sui clienti a causa delle alte commissioni che possono abbassare di molto il ritorno dell’investimento stesso. Altro elemento a favore dei fondi indice è che un investimento passivo sullo S&P 500 andrà tanto bene quanto andrà bene l’industria statunitense (almeno nel lungo periodo). E questa, nel lungo termine, è sempre andata piuttosto bene, tanto che negli ultimi 50 anni lo S&P 500 è cresciuto in media del 10% ogni anno.
Buffett consiglia quindi questo tipo di investimento alla maggior parte degli investitori. Per gli altri il discorso potrebbe essere diverso. Per i trader che hanno il tempo, la voglia e le conoscenze per gestire da se il proprio portafoglio azionario, acquistare titoli sottovalutati e tenerli per molto tempo non può essere certo considerata una strategia passiva. E questa può battere il mercato, evitando anche i costi di gestione che i professionisti finirebbero con l’imporre ai propri clienti.
Un cultore del value investing come Buffet ne è la prova vivente. Ad ogni modo, oltre ai bassi costi di gestione (ammesso che si azzecchi quello giusto!), scegliere un fondo indicizzato ha anche bassi costi “strategici”. Questo significa che sarà sufficiente acquistare quote del fondo o dell’ETF e lasciare che il tempo e il mercato facciano il loro corso. E, cosa più importante, minimizza l’aspetto emotivo che solitamente porta ad effetti negativi sulle performance, con il panico che consiglia di vendere quanto tutti vendono (a prezzi spesso ormai bassi) e acquistare quando tutti acquistano (a prezzi ormai troppo alti).
Tuttavia, tenete bene a mente che investire in fondi indicizzati ha anche degli aspetti negativi. Se con essi non si fa peggio del mercato, però non si fa nemmeno meglio! Warren Buffett e altri profeti del value investing hanno dimostrato nel tempo come sia possibile definire un portafoglio di titoli sottovalutati che possono battere il mercato nel lungo periodo. Quindi se siete un trader che ha tempo, voglia, competenza e costanza, forse l’investimento in fondi indicizzati potrebbe non essere la scelta migliore per voi.