Come Gestire Il Rischio Negli Investimenti
Molti traders tendono a concentrarsi maggiormente su indicatori tecnici, grafici e strategie che possano permettere loro di poter sfruttare i trend e guadagnare. Tuttavia, pochi pensano a come gestire il capitale e il rischio, perché si tratta di operazioni noiose e che prevedono spesso l’utilizzo di alcuni calcoli matematici! Altri traders pensano che sia sufficiente stabilire delle regole arbitrarie o rischiare il 2% su ogni investimento per una corretta gestione del loro capitale. Ma, ovviamente non è così. Per ovviare a queste situazioni, oggi vedremo alcuni semplici suggerimenti che vi aiuteranno a migliorare le vostre strategie di gestione dei rischi e del capitale. Una volta che avrete iniziato ad utilizzare efficacemente questi concetti, riuscirete infatti a gestire i vostri investimenti ed i rischi in maniera più professionale ed eviterete gli errori più comuni che commettono solitamente i trader “alle prime armi”.
1. Approccio
Quando fate trading e notate un segnale di ingresso, bisogna pensare a dove inserire la vostra soglia di stop loss e considerare il giusto profitto. Una volta identificati i livelli di prezzo per il vostro ordine, calcolate la percentuale di rischio e quella di guadagno. Se vi accorgete che tali risultati non corrispondono ai vostri requisiti, evitate di investire. Non provate inoltre ad aumentare la vostra soglia di profitto o la soglia di stop loss per ottenere un maggior rapporto rischio/guadagno e cercate di usare livelli di prezzo ragionevoli pensati sempre in funzione della vostra strategia.
2. Non Cercare il “Pareggio”
Moltissimi traders variano le loro soglie di stop loss per cercare di raggiungere il loro punto di ingresso appena il prezzo si è mosso di qualche punto, così da proteggere le loro posizioni. Tuttavia, anche se proteggere le proprie posizione è sempre positivo, usare questa strategia fino al punto di pareggio è uno dei più grandi errori che i trader possano commettere! Solitamente, il punto di pareggio è un livello di prezzo arbitrario sui grafici che simboleggia l’ansia del trader a lasciare la posizione ma anche la sua “pigrizia” nel cercare un’altra strategia più efficace per gestire lo stop loss. Inoltre, quando l’investitore usa dei punti di ingresso molto evidenti come livelli di supporto o di resistenza molto forti, allora significa che ha compreso bene i meccanismi del trading: i più esperti, infatti, usano questi livelli per i loro punti di ingresso e solo dopo per il loro movimenti di arresto a pareggio.
3. Non Usare Distanze Fisse Fra Stop Loss e Profitto
Quello che manca prima di tutto ai trader alle prime armi è il buon senso! Molte strategie di trading ci dicono infatti di usare un numero fisso di punti per le proprie soglie di stop loss o di profitto, perché riducono la quantità di fattori a cui i traders devono pensare, dicendogli quindi esattamente cosa fare. E cosa vogliamo tutti? Le cose semplici! Purtroppo quando si parla di soglie di stop loss o di profitto…..non c’è niente di semplice, perché la volatilità è un’incognita non calcolabile in anticipo. Quando il mercato è molto volatile, bisognerebbe impostare le soglie di stop loss e di profitto molto ampie, mentre in tempi di poca volatilità dovreste impostarle più vicine al vostro punto di ingresso.
4. Correlazione Fra % Di Rendimento e Rapporto Rischio-Guadagno
Alcuni traders sostengono che la percentuale di vincite non abbia alcun valore. In realtà questo non è del tutto corretto. Osservando infatti questo valore da solo, non si otterranno grandi informazioni, ma combinandolo con il rapporto rischio/guadagno vi sarà di grandissimo aiuto.
5. Non Calcolare Le Performance In Punti
In giro per la Rete si possono trovare molti annunci ingannevoli di traders che consigliano di usare un certo ammontare di punti per stimolare quelli più “novellini” ad acquistare una strategia infallibile. Il trading “infallibile”, semplicemente, non esiste! Parlare della quantità di punti che un investitore deve effettuare è uno dei più segni più evidenti dell’essere in malafede o del non aver ancora capito come funziona il trading. E’ inutile infatti parlare di punti se questi non verranno messi in relazione con i vostri stop. Se effettuate 100 punti ma la vostra soglia di stop loss originale è “settata” 300 punti più lontano, lo scenario cambia significativamente.
6. Non Pensare Ai Guadagni/Perdite
Quando i traders vedono che stanno guadagnando, la prima cosa che pensano è a cosa potrebbero fare con quei soldi. Viceversa, quando le cose stanno prendendo una brutta piega, pensano a quanti soldi potrebbero perdere. In questi casi, le emozioni prenderanno il sopravvento e influenzeranno negativamente l’investimento facendovi prendere decisioni avventate. Per cui, sarebbe opportuno avere due programmi per il trading: uno con tutti i grafici ed un altro per effettuare gli investimenti.
7. Non Tenere Conto Degli Spreads
Spread è una parola della lingua inglese che in italiano e nell’ambito della finanza può essere tradotta come “differenziale”. Lo spread nasce dal confronto tra due titoli della stessa natura che di norma sono delle obbligazioni (di cui una presa a riferimento). Nella maggior parte degli investimenti, gli spreads vengono però poco considerati. Solitamente, i traders tendono a bloccare i propri investimenti tra i 5 e i 200 punti. Se lo spread del vostro investimento è al 2%, potrebbe significare che state pagando un feed del 10% su un investimento con un profitto di 20 punti. E se mantenete il vostro investimento per 50 punti, lo spread tenderà a salire a circa il 5%. Questi costi possono risultare significativi per il vostro sistema di trading, ma possono anche trasformare un sistema perdente in uno vincente.
8. Sapere Ciò Che Si Sta Facendo
Se preferite investire nel mercato forex, potreste notare come esiste una forte correlazione tra coppie di forex. Se preferite invece investire in azioni, noterete come alcune società dello stesso settore o paese, si muovano spesso insieme. Per gestire al meglio il vostro capitale e il rischio, ciò significherà che gli investimenti in tali titoli possono essere molto rischiosi. Se uno va male, l’altro lo seguirà inesorabilmente! Bisogna quindi avere sempre le idee chiare sulle strategie da attuare quando si ha a che fare con tali investimenti correlati.