Come Scegliere I Titoli Azionari: La Stock Selection
Come ben sappiamo, scegliere i titoli azionari giusti è fondamentale nel trading. Questa scelta, chiamata stock selection, ha l’obiettivo di “filtrare” quei titoli che corrispondono alle caratteristiche desiderate dal trader. Si tratta di una metodologia di investimento “top down”, perché l’analisi parte sempre da titoli quotati di cui si dispone di informazioni per arrivare poi a titoli specifici, evitando di entrare nel dettaglio delle caratteristiche dei singoli titoli o delle prospettive delle aziende da essi rappresentate. La stock selection può utilizzare informazioni di varia natura: dagli indicatori di carattere tecnico ai fondamentali di bilancio ai multipli di mercato. Oggi vorrei spiegarvi alcune applicazioni degli ultimi due tipi alle società del mercato azionario italiano, partendo dall’analisi dei singoli criteri di selezione descrivendovene pregi e difetti.
Capitalizzazione
Un primo criterio di scelta può essere la capitalizzazione delle aziende in questione: anche se è un criterio che non dice molto, se utilizzato singolarmente può darvi un’idea generale della dimensione aziendale, del suo potere di mercato e della sua capacità di realizzare economie di scala. Concetto valido soprattutto per le società straniere. Il discorso è diverso quando si restringe l’analisi alle aziende italiane per le quali non si nota una particolare correlazione tra la dimensione e le performance: in questo caso, tuttavia, la capitalizzazione potrebbe rappresentare un utile filtro per restringere i risultati di estrazioni effettuate con altri parametri ad aziende di un determinato livello dimensionale.
Redditività del Capitale
La redditività del capitale proprio o Roe (Return On Equity) è uno dei parametri più importanti della redditività d’impresa e viene calcolata come rapporto tra risultato netto e patrimonio netto della società. Il valore è solitamente espresso in percentuale e misura quanto ha prodotto l’azienda nel corso dell’ultimo esercizio e il patrimonio netto dell’azienda (le attività al netto dei debiti e delle altre passività) in termini di utili. Se la redditività è superiore al costo del capitale (rendimento di investimenti alternativi paragonabili per livello di rischio) è indice della capacità di creare valore da parte dell’impresa e dovrebbe essere una garanzia di maggiore capacità di crescita dei titoli nelle fasi di crescita del mercato e/o di resistenza nelle fasi riflessive.
Rapporto Prezzo/Utile
Il rapporto prezzo/utile (chiamato anche P/E, ovvero price/earnings) è indubbiamente l’indicatore più utilizzato nella scelta dei titoli azionari, secondo i criteri fondamentali. Un basso rapporto di questo parametro è indice del fatto che si “stanno pagando meno” gli utili della società e quindi il titolo in questione è sì conveniente, ma potrebbe anche significare che le attese sugli utili futuri non siano particolarmente positive!