Come Vengono Tassati I Guadagni Sul Forex Trading
Anni fa il Forex Trading, quando fu reso accessibile anche per i privati, era totalmente esente da qualsiasi tassazione. Ma tra il 2009 e il 2011, visto il successo e il fatturato che era in grado di generare, catturò l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate che, con un iter piuttosto travagliato e insolito, definì dapprima i profitti sul Forex tassabili come capital gain senza la possibilità di deduzione dei loss, per poi fare marcia indietro su questo punto. Oggi vedremo come vengono effettivamente tassati i guadagni generati dal Forex Trading.
Nel 2012, in termini fiscali, il Forex fu equiparato ai CFD: ciò significa che sui profitti generati dal trading valutario si paga la normale aliquota di capital gain (26%) e si possono scalare le minusvalenze sulle posizioni in perdita per determinare i profitti da trading alla fine dell’anno. In caso di bilancio finale passivo le minusvalenze subite possono essere utilizzate come credito sulle plusvalenze future o a compensazione delle tasse dovute nello stesso periodo per capital gain ottenuto su altri prodotti di investimento. Per chi opera sul forex con broker esteri si applica il regime fiscale dichiarativo: spetterà quindi al trader richiedere la documentazione al proprio broker su tutte le transazioni effettuate e compilare di conseguenza i relativi campi nella propria dichiarazione dei redditi, versando le relative imposte dovute.