I Mercati Emergenti Da Evitare Nel 2015
L’anno scorso avevo notato una certa “convenienza” nell’effettuare investimenti nei paesi facenti parte del “BRIC”, ovvero quell’acronimo utilizzato in economia internazionale per riferirsi congiuntamente a Brasile, Russia, India e Cina. Questi paesi hanno infatti alcuni elementi in comune: situazione economica in via di sviluppo, una grande popolazione (Russia e Brasile centinaia di milioni di abitanti, Cina e India oltre un miliardo di abitanti ciascuna), un immenso territorio, abbondanti risorse naturali strategiche e, cosa più importante, sono stati caratterizzati da una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) e della quota nel commercio mondiale dall’inizio dell’attuale secolo. Tuttavia oggi, per quanto riguarda gli investimenti, questa associazione dovrebbe chiamarsi solo IC, visto che i mercati emergenti di Brasile e Russia presentano un alto rischio negli investimenti! E questa situazione sembra destinata a durare per un bel po’. Vediamo ora il perché di tale sconvenienza.
Brasile
In questo momento, il Brasile è un paese allo sbando! In primo luogo, prendete in considerazione i seguenti fatti:
- aspettativa 2015 del prodotto interno lordo (PIL): contrazione dello 0,66%
- PIL del primo trimestre dell’anno: contrazione dello 0,58%
Con questi presupposti, non bisogna stupirsi se le stime continueranno a cambiare….in peggio:
- aspettativa PIL 2016: espansione dell’1,40%
- aspettativa PIL del primo trimestre 2016: espansione dell’1,50%
Tuttavia, in base allo stato attuale dell’economia brasiliana, sarebbe difficile immaginare uno scenario in cui il PIL si espande dell’1,50% nel 2016. Le revisioni al ribasso sono spesso un segno di altre cattive notizie a venire. E a differenza di gran parte delle economie più “problematiche” nel resto del mondo in questo momento, il Brasile non sta avendo a che fare con la deflazione, ma con l’inflazione!
- Inflazione attesa nel 2015: 7,77% (oggi 7,47%)
Sappiate che il calo del PIL e l’aumento dell’inflazione rappresentano una combinazione pericolosa!
- Inflazione attesa nel 2016: 5,51%
- Inflazione attesa nel primo trimestre del 2016: 5,50%
I dati 2016 non ci dicono granché, ma sono comunque degni di nota. La presidente brasiliana Dilma Rousseff aveva un indice di gradimento del 23% nello scorso mese di Febbraio. Ad ogni modo, l’economia gioca un ruolo importante per la valutazione dell’operato della Rousseff e lo scandalo corruzione Petrobras (PBR) è stato un evento “storico” in Brasile che ha inciso molto sul gradimento del governo (54 politici della maggioranza indagati per corruzione!). Un altro problema è che il governo brasiliano è in grado di ridurre le agevolazioni fiscali, al fine di pagare i debiti. Ma se non lo fa a breve, come molti pensano, allora il debito sovrano del Brasile potrebbe perdere il suo status di “investment grade”.
Russia
La più grande differenza tra il governo brasiliano e quello russo è che Vladimir Putin ha un tasso di gradimento fra il popolo dell’86%! Ciò si deve in gran parte al fanatismo nazionalista attuato dal governo, che potrebbe quindi inficiare la veridicità di questo dato. Ad ogni modo, la Russia è economicamente più disastrata del Brasile. Ad esempio, il PIL 2015 dovrebbe diminuire del 5% e l’inflazione è attualmente superiore del 16,7% rispetto a un anno fa! Questo ha portato a un calo precipitoso del tenore di vita dei russi, con la maggior parte della popolazione che attualmente spende almeno il 50% del loro reddito in cibo, ovvero in beni di prima necessità. Le due grandi ragioni del disastro economico russo sono il crollo dei prezzi del petrolio e le sanzioni occidentali, quest’ultime dovute all’aggressione russa in Ucraina. Inoltre, il rublo russo ha ormai perso il 40% del suo valore rispetto al dollaro americano negli ultimi sei mesi. La situazione è così grave che Putin ha recentemente tagliato il suo stipendio del 10%. Ciò non significa molto economicamente, ma aiuta Putin ad apparire come un leader che pensa più al suo popolo che a se stesso. Il presidente russo ha anche ordinato un taglio dello stipendio del 10% di tutta la sua amministrazione e ne ha proposto un altro del 10% della spesa pubblica, escludendo però il settore della difesa. Tutti questi fattori fanno sì che la Russia non sia attualmente un luogo ideale dove investire.