I Migliori ETF Dei Mercati Emergenti

Gli investimenti nei mercati emergenti sono da tempo noti come in forte crescita e ad alto potenziale. Ma anche……ad alto rischio! I mercati emergenti sono sotto la lente d’ingrandimento degli investitori fin dagli anni ’70-’80, quando diversi mercati asiatici di spicco (come Giappone, Hong Kong, Singapore e Taiwan) “sfornarono” utili azionari superiori al 10% annuo. Negli ultimi anni sono stati invece i paesi sudamericani e quelli appartenenti al BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) a farla da padrone. Ma ogni volta che delle nuove economie emergono, gli investitori iniziano a cercare nuove soluzioni per trovare rendimenti veloci e a basso costo.

E lo fanno soprattutto attraverso gli ETF (Exchange-Traded Funds), che rappresentano da sempre uno degli strumenti più popolari per guadagnare un’esposizione diversificata nei mercati emergenti. Questi fondi investono nelle economie di Asia, Europa dell’Est, Sud America e Africa: mentre alcuni seguono un unico paese, altri invece diversi paesi. A questo proposito, oggi vedremo la classifica dei migliori ETF dei mercati emergenti, considerando diversi fattori: fondi di grandi dimensioni, sufficiente liquidità e spread contenuti.

ISHARES MSCI EMERGING MARKETS (NYSEArca: EEM)

L’iShares MSCI Emerging Markets ETF è uno dei due più grandi fondi disponibili per i mercati emergenti. Questo ETF ha un’alta liquidità di mercato e anche un alto valore di attività (ben $20 miliardi). Nato nel 2003, questo fondo può contare inoltre su uno spread bassissimo, pari allo 0.03%. EEM segue l’indice MSCI Emerging Markets Index e riguarda soprattutto i paesi asiatici come Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan. Può essere fortemente dipendente dal volume delle esportazioni. Le spese si attestano a 67 punti base.

SPDR S&P EMERGING MARKETS ETF (NYSEARCA: GMM)

Nato nel marzo 2007, l’ETF SPDR S & P Emerging Markets ha una maggiore esposizione in India, Brasile, Messico e Cina. Questo fondo ha spread ampi ed una discreta liquidità, ma è il più piccolo della lista con appena $ 185 milioni di asset in gestione. Ad ogni modo viene gestito dalla prestigiosa State Street Global Advisors e offre una delle migliori esposizioni ai paesi del BRIC. Le spese sono nella media per la categoria (a 59 punti base).

ISHARES MSCI INDIA (NYSEARCA: INDA)

Visto che l’economia cinese è in caduta libera, sempre più trader internazionali stanno spostando il loro radar verso gli investimenti in un singolo paese, soprattutto l’India, tramite il suo ETF di punta: iShares MSCI India. Si tratta di un fondo molto giovane (lanciato nel Febbraio 2012), ma con una liquidità in continuo aumento e un paniere di titoli azionari indiani formidabili. Con oltre $ 3,7 miliardi di attività, si tratta del terzo più grande ETF dei mercati emergenti. Anche se le spese possono sembrare un pò altine (0,68%) rispetto ai diretti concorrenti, in realtà sono le più basse del mercato indiano. Anche lo spread è bassissimo, pari allo 0,03%.

VANGUARD FTSE EMERGING MARKETS ETF (NYSEARCA: VWO)

Il Vanguard è un altro ETF con un grandissimo volume di attività ($ 20 miliardi) e, come EEM, segue l’MSCI Emerging Markets Index. Si tratta di uno dei fondi più popolari al mondo, con una bassa percentuale di rischio e spese contenute (0,15%) che lo rendono molto più economico rispetto ai suoi concorrenti. L’unico neo è la presenza all’interno del suo paniere di titoli cinesi, che possono causare attualmente qualche preoccupazione agli investitori internazionali.

ISHARES MSCI EMERGING MARKETS MINI VOL (NYSEARCA: EEMV)

L’iShares MSCI Emerging Markets Mini Vol è un altro fondo con un indice di rischio fra i più bassi della sua categoria. Le spese sono pari allo 0,25% e dispone di un processo di monitoraggio apparentemente semplice. Tuttavia desta qualche preoccupazione a causa degli spread che possono essere elevati e un volume di scambi di gran lunga inferiore a quello dei leader del segmento. Tuttavia, questo ETF può essere una scommessa vincente per gli investitori pazienti che hanno un approccio a lungo termine.