I Migliori ETF Per Investire In Russia
Dal punto di vista economico-finanziario le cose non stanno certo andando bene alla Russia, a causa del crollo del valore dei titoli nel corso degli ultimi anni. Ma è l’economia del paese a trovarsi in una fase recessiva. Il cavallo di battaglia delle Russia sono sempre state le sue abbondanti risorse naturali, dal petrolio greggio al gas naturale passando per il nichel e carbone. Purtroppo, negli ultimi anni i loro prezzi sono calati drasticamente. Senza contare l’effetto devastante causato dalle sanzioni internazionali al paese per il suo coinvolgimento nella guerra in Ucraina. Per cercare di migliorare questa drammatica situazione, il presidente Putin sta trattando la vendita di una quota di una delle più grandi e importanti aziende a proprietà statale: il colosso petrolifero Rosneft (RNFTF), per $11 miliardi. I probabili acquirenti, Cina e India, avranno così una quota del 19,5% sull’esportazione di petrolio. In caso di fumata bianca, questo accordo potrebbe dare una spinta positiva all’economia russa e, nel lungo periodo, contribuire a rafforzare ulteriormente i titoli russi aiutandoli a superare la recessione. Vediamo ora quelli che dovrebbero essere i migliori ETF su cui puntare per sfruttare al meglio questo momento così propizio del mercato russo.
iShares MSCI BRIC Index (BKF)
Negli ultimi tempi, i paesi appartenenti al BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) hanno suscitato molto interesse da parte dei trader, credendoli (a ragione) un ottimo investimento per il futuro. Ma la trattativa per la vendita delle azioni Rosneft potrebbe sovvertire questa situazione. L’imminente accordo potrebbe continuare a rafforzare i legami tra Cina,India e Russia, ma i paesi asiatici del BRIC hanno sempre più bisogno di materie prime per alimentare la loro crescita e la Russia potrebbe sfruttare la situazione a suo favore, avendo il coltello dalla parte del manico! A questo proposito, l’iShares MSCI BRIC Index potrebbe essere un buon ETF da visionare. Questo fondo è costituito da azioni russe, ma anche da moltissimi titoli indiani e cinesi.
VanEck Vectors Russia ETF (RSX)
Fra gli ETF russi, il VanEck Vectors Russia è forse quello più interessante. Si tratta infatti di un fondo con la più alta percentuale del proprio patrimonio in Rosneft, attualmente intorno al 5%. Quindi, se la vendita delle azioni del colosso petrolifero andrà in porto, questo ETF ne sarà il più grande beneficiario diretto e dovrebbe quindi veder aumentare i guadagni nel breve periodo. Si tratta inoltre di un fondo composto per la maggior parte da società implicate nel settore delle materie prime, essendo più del 55% delle sue attività legate alle risorse naturali. I migliori titoli del fondo RSX includono Gazprom (OGZPY), Lukoil (LUKOY) e Norilsk Nickel (NILSY). Infine l’elevata esposizione di questo ETF ai titoli finanziari russi è un dato molto positivo, dato che l’affare Rosneft è stato ideato innanzitutto per aumentare i piani pensionistici ed economici della nazione.
Direxion Daily Russia Bull 3X ETF (RUSL)
Nonostante l’accordo Rosneft possa portare dei benefici alla Russia nel lungo periodo, bisogna tener presente che si tratta ancora di un paese dove è rischioso investire. Tuttavia, il modo migliore per trarre profitto dall’affare Rosneft è con le speculazioni a breve termine. RUSL è un ETF “leveraged”, cioè che utilizza futures e swap sui suoi rendimenti nel breve termine. Questo ETF fornisce il triplo del rendimento giornaliero dell’indice RSX: se quest’ultimo sale dell’1% in un giorno, RUSL dovrebbe salire del 3%. Fate comunque attenzione, perché questo fondo presenta alcuni rischi evidenti. Ad esempio, se l’RSX scende, il RUSL diminuirà di un importo superiore.