I Migliori ETF Per Investire Nel Settore Energetico

Un ETF energetico è uno strumento di capitale che si concentra sui titoli del petrolio, del gas naturale e delle energie alternative. Tali fondi possono includere anche un intero indice di settore, i produttori energetici nazionali o esteri, produttori di apparecchiature per la produzione di energia o sottosettori specifici, come il carbone e l’energia alternativa.

Gli ETF energetici coprono quindi una varietà di business e hanno anche profili di rischio differenti. Dal momento che il settore dell’energia è parte dell’economia globale, quasi ogni investitore con un portafoglio equilibrato ha già qualche tipo di esposizione alle società energetiche. A questo proposito, vediamo ora quelli che molti analisti considerano i migliori ETF da acquistare per investire nel settore energetico.

Vanguard Energy ETF (VDE)

Uno dei più grandi (e meno costosi) ETF del settore energetico è l’Energy Vanguard. Questo fondo ha una gestione passiva ed è “sponsorizzato” dal Vanguard Equity Group Investment. Esso ha una performance media annua dell’8,99%, che di fatto supera il rendimento del suo “collega” Spliced US IMI Energy 25/50 nello stesso periodo di tempo (8,87%). VDE ha un expense ratio dello 0,12%, che è molto basso per questo settore. Il benchmark segue circa 150 titoli energetici “large cap”. A metà 2015, le più grandi aziende appartenenti a questo ETF erano la Exxon Mobil (XOM), Chevron (CVX), Schlumberger Ltd. (SLB), ConocoPhillips (COP), Kinder Morgan (KMI) e Occidental Petroleum Corp (OXY).

Energy Select Sector SPDR ETF (XLE)

Energy Select Sector SPDR ETF (XLE)  è il più grande ETF del settore energetico. Questo fondo ha quasi 13.500.000.000 $ di attività e un volume medio di oltre 12 milioni di operazioni al giorno. Con spese inferiori a 20 punti base, XLE è un fondo popolare e a basso costo. Questo ETF è molto simile al precedente: entrambi sono low cost, si concentrano sulla larga capitalizzazione e comprendono società come Exxon e Chevron. La differenza principale è che XLE è un po’ più orientato verso le compagnie petrolifere e del gas.

iShares U.S. Oil & Gas Exploration & Production ETF (IEO)

Questo ETF è emesso dalla BlackRock e replica il Dow Jones US Select Oil Exploration & Production Index. Non è grande come VDE o XLE, ma ha un volume costante di più di 110,000 operazioni al giorno. Tuttavia questo ETF non è così a buon mercato come i suoi concorrenti più grandi e le spese sono intorno allo 0,46%, ma non è così fortemente caratterizzato da grandi società come Exxon e Chevron. Invece, le partecipazioni più grandi per IEO comprendono ConocoPhillips e Anadarko Petroleum (APC). Questo dovrebbe essere considerato un buon acquisto per gli investitori che non desiderano dei rischi aggiuntivi.

Market Vectors Oil Services ETF (OIH)

Market Vectors Oil Services è un ETF che ha un volume di scambio giornaliero compreso tra 8,8 e 8,9 milioni di euro. Si tratta di un ETF energetico che comprende tutte le più grandi società di servizi petroliferi degli Stati Uniti.

Van Eck ha introdotto questo fondo nel 2011 e, da allora, è stato soggetto a molta volatilità. Questo rispecchia la performance del proprio indice, l’Oil Market Vectors U.S. Listed Oil Services 25 Index. Come molti nella sua categoria, anche OIH ha un’alta concentrazione (71%) delle sue attività nei primi 10 titoli del settore. Le due più grandi aziende comprese in questo ETF, Schulmberger e Halliburton (HAL), rappresentano quasi 1/3 del portafoglio.

PowerShares DWA Energy Momentum Portfolio ETF (PXI)

Come detto precedentemente, la maggior parte degli ETF del settore energetico sono molto concentrati nei primi 10 titoli del settore, ma il PowerShares DWA Energy Momentum Portfolio è molto più esteso: solo il 39% delle società comprese sono large-cap. Questo ETF è piccolo, un po ‘costoso (0,6%) e può essere illiquido. Non è quindi adatto a tutti, ma potrebbe generare degli ottimi rendimenti nel medio-lungo termine.