Oro: previsioni sul prezzo in relazione alla situazione siriana
Data la recente tensione geopolitica, il prezzo dell’oro rischia di abbassarsi sulle tendenze economiche, sebbene ci sarà un inevitabile picco se le tensioni medio-orientali si intensificheranno in seguito ad ulteriori attacchi americani in Siria.
Oro: previsioni sul prezzo in relazione alla situazione siriana
Nonostante i timori commerciali si siano placati, il prezzo dell’oro ha ottenuto un forte supporto durante la settimana. I prezzi hanno raggiunto il picco massimo ($1,360 l’oncia) prima di ritirarsi a $1,335, per poi stabilizzarsi a $1,340 durante la giornata di chiusura del venerdì.
Le tendenze generali del dollaro americano e la propensione al rischio continueranno a dominare nel corso della settimana. Gli sviluppi riguardanti la situazione siriana continueranno a costituire un importante punto focale nel breve termine, in relazione all’attesa, da parte degli Stati Uniti e degli alleati, di una risposta agli attacchi missilistici americani avvenuti nel weekend. Gli Stati Uniti e le forze di coalizione hanno bombardato obiettivi strategici siriani lo scorso sabato. I mercati erano chiusi quando si verificò l’azione e furono in grado di rispondere solo nell’apertura asiatica di lunedì.
Le previsioni dei vari mercati suggeriscono che è probabile che avvengano nel mercato azionario perdite seppur piuttosto limitate, cosa che dovrebbe anche limitare la domanda di oro. La mancanza di operazioni militari e relativa reazione da parte della Russia dovrebbe rafforzare la fiducia e condurre ad una rapida inversione di eventuali guadagni per quanto riguarda asset difensivi come l’oro.
Le tensioni commerciali si sono lievemente alleviate in seguito ai rincuoranti commenti del Presidente cinese Xi Jinping, ma un innegabile tensione rimane latente dal momento che gli Stati Uniti continuano ad esercitare pressioni proprio sulla Cina. I commenti della Casa Bianca avranno una grande importanza, con un particolare focus sui commenti dei funzionari di Stato che sostengono una linea più dura, come il caso di Peter Navarro. Anche il commento del Presidente Trump sarà un importante elemento, specialmente se riguarderà la guerra civile siriana.
Il rapporto della tesoreria valutaria americana è stato rilasciato dopo la chiusura dei mercati e l’America ha ancora una volta rifiutato di appellare la Cina come “manipolatrice valutaria”. Questo dovrebbe aiutare ad alleviare la tensione con la Cina e qualsiasi accordo del NAFTA avrebbe un piccolo impatto nella diminuzione delle richieste di oro.
Nel corso della settimana verranno rilasciati i dati economici americani, sebbene si prospettino delle conseguenze piuttosto contenute. Le informazioni circa le vendite al dettaglio sono previste per lunedì. Le indagini sui dati industriali verranno altresì attentamente vagliate, specialmente in relazione al dibattito in corso sull’inflazione.
Anche i commenti delle autorità della Federal Reserve verranno attentamente monitorati nel corso della settimana, dal momento che questa sarà l’ultima settimana in cui sarà possibile esprimersi sulla politica monetaria, prima della decisione del FOMC (Federal Open Market Committee), datata 2 Maggio.
Non si prospettano significative aspettative in merito ai tassi di interesse, che verranno alzati nuovamente nel prossimo incontro di Maggio. Anche i discorsi di tipo inflazionistico verranno monitorati. In linea generale, comunque, è molto probabile che gli sviluppi economici apporteranno nei confronti dell’oro una pressione di tipo negativo.