Perché il Rischio Globale Sta Diminuendo Per Gli Investitori
I mercati di tutto il mondo stanno registrando un crescente ottimismo in merito alla diminuzione del rischio globale per gli investitori, come confermato dalla recente relazione del Wall Street Journal. Tra i segnali positivi vi sono il rimbalzo dei prezzi del petrolio, il miglioramento della crescita economica in Cina e in Europa, il lento aumento delle aspettative di inflazione e gli aumenti moderati dei tassi di interesse. Sul fronte politico, le parole “dure” del neo presidente Donald Trump sul commercio non hanno finora prodotto misure protezionistiche reali. Invece, la sua attenzione si è concentrata sul ripristino di alcune regolamentazioni e sullo stimolo fiscale, tutte iniziative che però possono avere ricadute positive più all’estero che negli USA. Infatti, Trump ha recentemente fatto commenti positivi circa una nuova era nei rapporti commerciali fra gli Stati Uniti, il Canada e il Giappone, senza contare il rafforzamento dei legami commerciali con il Regno Unito.
Stop Alle Tendenze Deflazionistiche
Fino a poco tempo fa, molti investitori ed economisti temevano che la deflazione (economicamente distruttiva) fosse in aumento, tra la depressione dei prezzi delle materie prime principali e lo sforzo delle banche centrali di tutto il mondo nello spingere i tassi di interesse a livelli vicini allo zero per fornire nuovi stimoli economici. Questo punto di vista sta cambiando. Come si deduce dalla crescita dei rendimenti obbligazionari, gli investitori stanno oggi “proiettando” il tasso annuo di inflazione tra i cinque e i dieci anni a circa il 2% negli Stati Uniti e in Europa e lo 0,6% circa in Giappone. Tutte queste percentuali sono circa dello 0,5% superiori ai livelli dello scorso mese di Luglio. Ma un importante contributo all’aumento delle aspettative inflazionistiche è stato il rimbalzo dei prezzi del petrolio. Dopo la caduta al di sotto dei $ 30 al barile lo scorso anno, i prezzi del petrolio hanno superato recentemente i $ 50, visto che i membri dell’OPEC hanno deciso di tagliare la produzione in autunno.
Miglioramento Delle Prospettive Economiche
L’analisi del Wall Street Journal cita diversi previsioni ottimistiche. JPMorgan Chase & Co. prevede che l’economia globale crescerà di circa il 3,4% nel 2017, mentre la società di consulenza investimenti Evercore ISI prevede che il Pil nominale (su base annua) in Cina crescerà dell’11% per il primo trimestre, in aumento dal 7 % rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Infine, la società di private equity Carlyle Group prevede un miglioramento dell’economia e delle esportazioni europee in questo 2017.
Il rafforzamento delle economie e la battuta d’arresto nelle tendenze deflazionistiche stanno dando alle banche centrali la fiducia necessaria per limitare l’acquisto di bond e consentire ai tassi di interesse di salire. E questa è sicuramente una buona notizia per gli istituti di credito, i cui margini di profitto sono stati danneggiati dai tassi bassi.
…Ma Le Preoccupazioni Rimangono!
Ad ogni modo, le prospettive economiche nel breve-medio termine sono tutt’altro che chiare. La crescita economica in Cina è stata alimentata, in parte, da una rapida espansione del debito. E gli investitori sono preoccupati da questa situazione, che potrebbe essere il preludio allo scoppio di una nuova bolla. Mentre la spesa dei consumatori britannici non è stata colpita particolarmente dalla Brexit, le prospettive per la Francia non sono ancora chiare, soprattutto se alle prossime presidenziali vincerà il Fronte Nazionale “anti-euro”. Infine, il successo di Trump in campo politico ed economico dipenderà da fino a che punto riuscirà a implementare i tagli fiscali e stimolare la spesa pubblica, invece di puntare su politiche protezionistiche che possono portare ad effetti dirompenti!