Perché Investire In Titoli Difensivi
Nel trading, si sa, non esistono certezze di guadagno. Anzi, i rischi sono sempre dietro l’angolo e le probabilità di perdere parte o tutto il capitale sono elevate. Ma è possibile cercare di attenuare i rischi nel trading? Certo è possibile, investendo ad esempio nei cosiddetti titoli difensivi. Con il termine titoli difensivi si indicano le azioni non cicliche, cioè quei titoli di società le cui attività sono strettamente correlate all’andamento dell’economia. Ragion per cui le aziende che non sono pesantemente influenzate dal ciclo economico vengono chiamate difensive. Infatti, queste società vengono solitamente viste come un buon investimento quando l’economia del paese è a rischio recessione.
Come si capisce dal nome stesso, i titoli difensivi hanno il compito di difendere un portafoglio azionario dalle possibili perdite durante i periodi di recessione. I costruttori di automobili, ad esempio, non rientrano nella categoria dei titoli difensivi: questo perché le persone sono più soggette a comprare automobili quando le cose vanno bene e l’economia è stabile, rimandando così l’acquisto quando i tempi si preannunciano difficili. Dal canto loro, i costruttori di automobili spesso vedono calare sensibilmente le loro entrate non appena si entra in una fase di rallentamento dell’economia. Al contrario, le aziende del settore utilities (gas, energia, beni di prima necessità come pane, latte, farina…) rappresentano dei titoli difensivi. Anche in tempi di difficoltà economiche, le persone devono riscaldare le loro case, avere la luce elettrica e, soprattutto, mangiare. Beni di cui non si può fare a meno. E, a differenza di una nuova auto, questi sono beni su cui non si può risparmiare o rinviare a tempi migliori. Stesso discorso vale per le aziende agricole. Rientrano nella aziende cosiddette difensive (ma in misura e con un’incidenza minore rispetto alle precedenti), anche le aziende del settore farmaceutico.