Investimento a lungo Termine: come riconoscere se è buono
Come facciamo a comprendere se un investimento a lungo termine è quello giusto o meno?
Quando si investe, non si dovrebbe mai pensare se il titolo in questione crescerà o meno fra un anno. Semplicemente, la questione non è pertinente per l’obiettivo che ognuno di noi si prefigge, ovvero costruire ricchezza. Quando si compra un’azione, nessuno potrà mai conoscere il suo andamento entro un certo periodo di tempo.
Piuttosto, quello che maggiormente dovrebbe interessare l’investitore è acquisire partecipazioni di aziende solide e produttive che possano ricompensare in futuro lo sforzo economico fatto per acquistarle oggi.
E questo ci riporta alla differenza fra trader e investitore: il primo pensa a trarre il massimo profitto nel breve termine, il secondo opta per una visione più lungimirante puntando su rendimenti costanti nel lungo termine.
Caratteristiche Migliori Investimenti A Lungo Termine
Per i nuovi investitori che non hanno esperienza con l’analisi tecnica, ho pensato che sarebbe utile fornirvi oggi una panoramica sommaria su alcune delle caratteristiche più importanti che gli investitori di lungo termine dovrebbero cercare nei titoli azionari. Sebbene questi suggerimenti non siano una garanzia di successo, potrebbero in teoria facilitarvi nell’identificazione delle azioni più redditizie nel lungo termine.
1. Potete Facilmente Descrivere (in poche frasi) Come l’Azienda Guadagna
Potreste rimanere stupiti da quanti investitori inesperti rischiano quotidianamente i loro soldi per comprare titoli di società di cui non riescono a capire il business! Ma la comprensione di una società dovrebbe essere tale da poter spiegare ad uno studente di scuola elementare, in non più di poche frasi, come riesce esattamente a generare i suoi profitti.
Dovreste essere quindi in grado di parlare delle sue entrate e delle sue uscite principali. Ad esempio, se state esaminando un costruttore di pneumatici, dovete tener conto del costo della gomma e di altri materiali indispensabili al suo business. Se state invece esaminando una società di trasporto merci, il costo del combustibile sarà uno dei fattori chiave da considerare.
2. L’Azienda Riesce a Generare Elevati Rendimenti Sul Capitale Con Pochissima Leva
La capacità ultima di un’azienda di generare rendimenti a lungo termine per i suoi proprietari, sarà determinata dal rendimento del capitale che produce. Le migliori imprese sul mercato producono rendimenti elevati sul capitale senza la necessità di ottenere molto denaro in prestito.
All’interno di questa verità fondamentale si nasconde il segreto del motivo per cui alcune industrie tendono a produrre una quota sproporzionata degli investimenti di maggior successo in periodi di circa 25 anni. Alcool, tabacco, detergenti per il bucato, sapone da cucina, cioccolato…sono tutti prodotti realizzati da società che solitamente riescono a generare profitti costanti senza essere costrette a fare grandi spese in conto capitale.
3. I Prodotti/Servizi Della Società Hanno una Sorta di Vantaggio Competitivo Durevole
Questo fattore è quello che il grande Warren Buffet chiama “moat” (fossato). Per spiegare il vantaggio competitivo di un’azienda o di un business, Buffett utilizza il fossato di un castello come esempio per dimostrare quanto la posizione di un’azienda su un mercato possa essere dominante e profittevole. E questo può dipendere da molti fattori: prodotto, brand, licenze, brevetti, legislazione. L’esempio classico è la Coca Cola: esiste al mondo un altro produttore di bibite gassate al suo livello? No!
Il vantaggio competitivo di Coca-Cola è evidente, perché dal lontanissimo 1892 è leader sul mercato con la sua bibita. Negli anni, la società ha visto passare guerre, carestie, boom economici e recessioni…ma Coca-Cola è ancora più viva che mai, con un brand di livello mondiale che continua a macinare profitti stratosferici.
Questo fa leva sulla fedeltà dei clienti al prodotto, che può permettere al fornitore di impostare anche prezzi più elevati senza perdere nulla in termini di ritorni.
Ciò porta ad un effetto di retroazione in cui i profitti crescono, migliorando le economie di scala e generando quindi ancora più eccedenze di flussi di cassa. E questo flusso di cassa in eccesso permette di pagare per una maggiore commercializzazione e innovazione del prodotto che, a sua volta, aumenterà la fedeltà dei clienti al marchio.
4. La Società Mette Al Primo Posto Gli Interessi degli Azionisti
Altro fattore da considerare è se la società ha una storia di restituzione di liquidità in eccesso in forma di piani di riacquisto di azioni privilegiate e/o di un dividendo che cresce ad una velocità superiore al tasso d’inflazione attuale. Il concetto è quello di acquistare solo titoli di società che hanno a cuore prima di tutto gli interessi degli azionisti.
Non è raro infatti che la politica di alcuni management riguardi più che altro stipendi (eccessivamente) generosi, ottenere finanziamenti (più o meno leciti!) o contratti dubbi su entità interconnesse controllate da membri della famiglia proprietaria. Più un’azienda guadagna, più dovrebbe ricompensare i propri azionisti. E’ questa la filosofia che dovrebbe guidare i vostri investimenti.
5. La Capitalizzazione di Mercato della Società e il Valore dell’Impresa (rispetto al reddito netto) Sono Ragionevoli
Anche le migliori società del mondo possono rivelarsi un pessimo investimento se pagate per loro un prezzo troppo alto. In particolare, il prezzo è probabilmente la variabile più importante da considerare per un investimento di lungo periodo, in quanto anche una pessima impresa acquistata ad un prezzo abbastanza economico potrebbe provocare l’accumulo di ricchezza (nelle giuste condizioni).
6. La Società ha Un Bilancio Solido Che Le Permetterà di Sopravvivere a Condizioni Economiche o Industriali Difficili
I brutti periodi, nelle vita come nell’economia, ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre. Spesso, queste “tempeste” non forniscono alcun preavviso prima di rivelarsi e causare i propri danni. Un modo per mitigare questo rischio è concentrarsi su un elenco ristretto di imprese che hanno la forza finanziaria necessaria per sopravvivere anche nei giorni più bui come la Grande Depressione del ’29 o la più recente crisi economica del 2008.
Certo, in queste condizioni, tali aziende potrebbero crescere ad un ritmo più lento, ma vi terranno al sicuro da bruschi cali del prezzo dei propri titoli. Mi riferisco, in particolare, ad aziende come Apple, Google, Samsung o tutte quelle società “large cap” che forniscono beni o servizi primari.